Mancano poco più di 24 ore al nuovo Pokémon Direct dedicato interamente a Pokémon Spada e Scudo, con ben 15 minuti di nuove informazioni sui due titoli.
Non è un evento “comune” che GAME FREAK e The Pokémon Company propongano ai propri fan ben due Pokémon Direct nello stesso anno.
Per l’ultima (e prima) volta che è successo, dobbiamo risalire al periodo di Pokémon X e Y, quando nel 2013 oltre al Pokémon Direct che rivelò i due videogiochi (nel mese di gennaio), avevamo avuto un’altra presentazione durante settembre.
Si vede che le due compagnie hanno capito l’importanza dei Direct, così come la stessa Nintendo.
Fino a qualche anno fa infatti, Nintendo dava alle presentazioni E3 altri nomi: nel 2014 e 2015 abbiamo avuto il “Nintendo Digital Event”, nel 2017 il “Nintendo Spotlight” e solo dal 2018 abbiamo i “Nintendo Direct @E3”.
Un evidente segno di come il solo nome del format sia importante.
Ma cosa possiamo aspettarci dal Pokémon Direct del 5 giugno? È una previsione abbastanza facile e difficile allo stesso tempo.
Tornando indietro e ricontrollando i primi trailer dei giochi che inauguravano la sesta e settima generazione, possiamo trarre alcune facili conclusioni.
È scontato aspettarci l’introduzione ai Pokémon dei primi percorsi di gioco, dal solito uccellino al roditore di turno, passando magari per qualche insetto pronto a diventare un bozzolo evolvendosi.
Altrettanto facile è aspettarsi i Pokémon leggendari… o forse il Pokémon leggendario, con le copertine dei due videogiochi.
Siamo in attesa di scoprire se i due lupi che possiamo trovare nei loghi dei giochi saranno effettivamente una sola creatura oppure due entità diverse, e questo è il luogo e tempo adatto per scoprirlo.
Non dimentichiamoci i Maestri delle Palestre, coloro che “sostituiranno” i Capipalestra, figure a noi ancora sconosciute e con un velo di mistero che li avvolge: come mai questo nome diverso? Sarà legato a qualche nuova meccanica?
Eventualmente, potremmo riuscire ad avere anche le illustrazioni ufficiali dei personaggi principali di questa avventura… e perché no, magari anche la prima bomba di questa 8a generazione: le forme armatura.
Un po’ ci speriamo (e un po’ no).
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